All’inizio e fino al 1998 fu InformaLidap: i due numeri del 1997, curati da Elena Fabrello e da Rosa Maria Lombardo, danno preminenza al contenuto e la grafica è minimale, la stampa in bianco e nero. Nei due numeri del 1998 la “redazione” si sposta a Parma dove si impegnano Pietro Adorni e Giuseppe Costa. Qui si tenta di alzare il livello grafico utilizzando programmi informatici specifici, ma non ancora professionali (Publisher) e la stampa a 4 colori, le pagine sono sempre 12.
Nel 1999 si cambia nome alla testata che diventa Lettera ai Soci (con alcune variazioni nei numeri successivi) e si cambia anche il software di impaginazione iniziando a utilizzare PageMaker di Adobe, un software professionale anche se il risultato finale non si poteva ancora definire tale! Il progresso era però evidente. La stampa resta a 4 colori e si definiscono come preminenti il verde e il giallo i colori del logo Lidap di allora, le pagine variano da 12 a 16 secondo i numeri, la tiratura aumenta.
Il passo successivo avviene con il numero di giugno del 2001. Dopo ampia consultazione nell’associazione e con successiva deliberazione del Consiglio Direttivo la testata ufficiale della Lidap prende il nome di Pan. Un nome più azzeccato non si poteva scegliere! Evocativo sia dei contenuti che di chi lo editava. Le pagine si stabilizzano sul numero di 16 con alcuni numeri doppi a 20 e 24. È in questo periodo che Lidap apre il suo sito Internet, sito che si affianca, con notevole successo, al giornale nella diffusione delle informazioni sul Dap e nella promozione dell’auto/mutuo aiuto.
Ma è nel giugno del 2002 che Pan diventa un giornale “vero” con la nomina di un direttore responsabile, la registrazione al tribunale e l’abbonamento postale per i periodici. Anche la qualità di stampa si evolve affidandosi alle rotative della Stamperia scrl di Parma. Per ragioni di bilancio, però, si passa a stampare a un colore (il blu) e il tutto rimane abbastanza uniforme fino al numero di dicembre del 2007 quando, con l’impegno diretto in redazione di Patrizia Arizza, l’impaginazione viene esternalizzata a una ditta del settore grafico di Roma (Imprintingweb con stampa presso Quintily). A quel punto la qualità della pubblicazione nel suo complesso subisce un poderoso balzo in avanti e Pan, oltre a essere prezioso nei contenuti, diventa anche raffinato nell’estetica. La stampa passa a 2 colori (il nero e il giallo) e Giuseppe Costa, dopo tanti anni di lavoro dietro le quinte, diventa Direttore del giornale.
La successiva evoluzione si concretizza con il primo numero del 2012 quando l’impaginazione passa a una ditta del cuneese (RBM Grafica) e la stampa ritorna a 4 colori prima a Fossano e poi di nuovo a Parma.
Come tutte le belle storie questo percorso però ha una fine, l’ultimo numero di Pan viene stampato nel dicembre del 2015. Varie sono state le ragioni che hanno concorso a interrompere le pubblicazioni: i cambiamenti avvenuti nella Lidap, l’evoluzione della comunicazione associativa con la preminenza dei social, i costi di stampa, ecc.
Pan (e i suoi precursori) è sempre stato un’opera collettiva a cui hanno contribuito soci, terapeuti, volontari, consulenti occasionali, amici. Per tale ragione sarebbe impossibile menzionarli tutti, ma alcuni ringraziamenti a coloro che si sono impegnati in prima persona nella redazione sono doverosi e lo facciamo citandoli in ordine alfabetico con la speranza di non dimenticare nessuno. Nel caso vi invitiamo a segnalarcelo e provvederemo alla rettifica. (fra parentesi gli incarichi ricoperti all’interno della redazione)
Pietro Adorni
Melania Aiello (Caporedattore)
Alex Albani
Patrizia Arizza (Caporedattore, Segretaria di redazione)
Mauro Benini
Pierluigi Bertini (Direttore, Caporedattore)
Susanna Canetti
Emanuela Castelli
Sabrina Cavallari
Rossana Ciambelli
Giuseppe Costa (Direttore)
Valentina Cultrera (Direttore)
Cinzia Dotti
Elena Fabrello
Michele Farro
Marcello Gamberini
Antonino Giunta
Paolo Greco
Rosa Maria Lombardo
Claudio Marsiglia
Cristina Nevola
Valeria Palieri
Anna Pappalardo
Patrizia Peretti
Giuseppe Petitti
Maria Teresa Pozzi
Amalia Prunotto
Un grazie particolare ad Anna Maria Ferrari, giornalista professionista e attuale Vice Caporedattore centrale della Gazzetta di Parma, che firmando Pan come Direttore Responsabile ha dato “dignità” editoriale alla nostra pubblicazione.
Per quanto riguarda i temi e i contenuti proposti ed elaborati in tanti anni di pubblicazione, una vera e propria “miniera d’oro” di esperienze, riflessioni, ricerche scientifiche, percorsi di guarigione, rimandiamo alla pagina con la raccolta completa dal 1997 al 2015.
[Per correzioni e/o integrazioni vi invitiamo a segnalarcelo a info@lidap.it]