Da qualche tempo si parla di una nuova tecnica dal nome “54321” che sfrutta l’utilizzo dei 5 sensi e che può essere messa in pratica autonomamente per affrontare una crisi d’ansia.
Questa tecnica prevede il sedersi in silenzio, osservare l’ambiente intorno a noi e prendere nota di queste sensazioni:
- 5 cose che possiamo vedere: ad esempio il cielo, una porta, le nostre mani, una scrivania ecc.
- 4 cose che possiamo avvertire al tatto: ad esempio una coperta, un libro, un telefonino, un maglione ecc.
- 3 cose di cui possiamo sentire il rumore: ad esempio il vento, il canto di uccellini, una musica proveniente da qualche parte vicina, la voce di un passante ecc.
- 2 cose di cui possiamo sentire l’odore: ad esempio, quello del caffè, del fumo di una sigaretta, dell’erba tagliata, di cibo ecc.
- 1 cosa di cui possiamo sentire il sapore: ad esempio una caramella, una bevanda, o anche dell’acqua.
Ricapitolando 5 Vista, 4 Tatto, 3 Udito, 2 Olfatto, 1 Sapore.
Questo esercizio nasce come parente della pratica Minduflness, cioè fa tornare la concentrazione sul presente. È una pratica che inizialmente può apparire impegnativa, ma è proprio perché impegna la mente che riesce a distrarre dalla situazione di disagio.
Con la nascita di queste tecniche si aprono dibatti sulla reale efficacia e su quanto invece possano essere delle “americanate” finalizzate a monetizzare.
Qualcuno pensa che sia un semplice inganno della mente e che come tale non può funzionare, altri pensano che concentrarsi su altro possa arginare la difficoltà del momento. Ognuno ha la propria opinione, di certo, anche la crisi di panico è una struttura che inganna il cervello e fa apparire la realtà in modo più pericoloso di quanto invece non sia. Inoltre bisogna ricordare che questa tecnica, una volta spiegata, va solo applicata e non ha costi economici.
Una precisazione va fatta, chiarendo che questa pratica punta ad una maggior consapevolezza e lenisce la difficoltà nel momento, non è una terapia che può essere risolutiva e in alcuni casi potrebbe diventare strumento di evitamento delle ragioni che producono il disagio.